Non può lo regolar la coppa al matto, ne tantomen la spada del Re ai piè. Perché d’ogni gioco divien subito atto tanto che una regola propria non c’è. Ma se cerchi un di questi la soluzione una sola vedrai divien. Come l’uccel di bosco che vola, trova il verme o l’acqua senza saper dovè. Tu che nel proferir muovi la tua gola presto rammenta la chiave del ciel, che di colori racchiude l’aurora dentro la stanza segreta del Re. Or la regina di pavida sposa alza i suoi veli di candido miel, dove le api lavorano in prosa tutto il creato dorato divien. Ma nella torre si cerca la rosa quella secreta di dolce mister, dentro il palazzo la dama riposa dove nascosto rimane il suo Re. Ma una sola sarà la sua sposa dove le nozze alchemiche tien fulgida armonica di sole si inflora come la terra che madre divien.